La tradizione vuole c he Ravello sia stata fondata durante il V secolo da romani in cerca di un luogo sicuro dove proteggersi in mondo improvvisamente diventato instabile e la posizione strategica del paese è ben adatta allo scopo. Più verosimile che fosse già abitata in tempi antecedenti visto che l'intera zona della costiera fu, all'epoca dell'impero romano, una importantissimoa meta dei ricchi patrizi
Le prime informazioni certe risalbono al IX secolo quando l'intera Costiera Amalfitana divenne un ducato. Con la Repubblica marinara di Amalfi si verifica il vero boom economico e la cittadina prospera grazie alla lavorazione della lana e al commercio I normanni, stanziatisi nella vicina Salerno, sostennero Ravello in funzione antiamalfitana e il comune ottenne sia un governante autonomo , (stratigòto ) sia una sede arcivescovile indipendente da Amalfi.
Il XII secolo vide la cittadina subire un terribile saccheggio da parte dei pisani che mise a dura prova l'economia. La guerra del Vespro tra francesi e aragonesi fu traumatica per Ravello che si ritrovò occupata dai nemici francesi. Con l'infeudazione dell'intero ducato amalfitano e il trasferimento delle famiglie più ricche inizia il declino di Ravello Nel 1583 gli abitanti del ducato riscattarono la loro terra comprandolo dall'ultima proprietaria (Maria D'Avalos). L'economia, sempre più in difficoltà, subì un ulteriore danno a causa delle epidemie di peste.
Ravello rinasce nel periodo borbonico grazie alla costruzione della strada costiera e soprattutto grazie ai primi ricchi turisti che cominciarono ad affollare la Costiera amalfitana nell'ottocento. Statisti, intellettuali, compositori, artisti ecc. cominciarono ad incontrarsi a Ravello trasformandola in una meta turistica prestigiosa dove ancora oggi i suoi vicoli risuonano delle più diverse parlate della Terra.
Un ruolo importante Ravello lo ebbe infine dopo l'armistizio dell'8 settembre durante la seconda guerra mondiale. Fu a villa Episcopio che Vittorio Emanuele III nominò nel 1944 il figlio Umberto I luogotenente generale del Regno d'Italia e sempre in questa villa accolse il giuramento del governo provvisorio insediato a Salerno.
Oggi Ravello è conosciuta dagli amanti della buona musica che ogni anno vi si riuniscono per il festival o per i tanti eventi musicali che si susseguono.